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giovedì 14 aprile 2011

Consultare I-CHING per sincronizzarsi con il proprio destino.


« L'obiettivo della divinazione, procedura sperimentale organizzata con metodo, non è di indovinare una sorte prevedibile attraverso un sortilegio, ma di svelare in modo sperimentale la necessità invisibile dell'ordine delle cose » (Wang Dongliang, Les signes et les mutations)

L'I Ching, detto anche LIBRO DEI MUTAMENTI, è uno fra i più antichi testi del mondo;
Esso definisce un METODO DIVINATORIO, che non si limita alla predizione meccanica di futuri eventi, ma ci offre suggerimenti profondi sulle azioni da compiere. In altre parole, ci suggerisce dei comportamenti e degli atteggiamenti.
l' I Ching utilizza 64 simboli, detti esagrammi. Ogni simbolo dell'I Ching ha una rappresentazione grafica stilizzata, composta da 6 linee, che possono essere intere o spezzate.
Secondo la tradizione, bisognerebbe consultare l'I Ching solo per questioni di importanza rilevante. e la domanda deve essere profondamente meditata e formulata in modo chiaro.
Chi  consulta l' oracolo, utilizza tre  monete  uguali tra loro. Le monete sono lanciate 6 volte,  ogni lancio determina una linea dell'esagramma.



Il geniale psicologo del profondo Carl Gustav  Jung a proposito del principio della sincronicità rappresentato dai  Ching scrisse : ''è particolarmente importante la coincidenza degli eventi nello spazio e nel tempo, scorgendovi qualche cosa di più che il solo caso, e cioè una peculiare interdipendenza degli eventi oggettivi tra loro, come pure tra essi e le condizioni psichiche dell'osservatore o degli osservatori. Nell'I-Ching il solo criterio di validità della sincronicità è l'opinione dell'osservatore. Quindi non è altro che un'esortazione a esaminare accuratamente il proprio carattere, le proprie intenzioni e le proprie motivazioni.''
Inoltre, per Jung ''Il metodo  non è fatto per gli pseudointellettuali e i razionalisti. E' adatto solo per persone ponderate e riflessive che si soffermano a pensare su ciò che fanno e sulle esperienze che vivono, seguendo un'inclinazione...''

Come nota Jung ''Persino all'occhio più prevenuto è chiaro che il Libro dei mutamenti rappresenta una sola lunga esortazione a esaminare con cura il proprio carattere, il proprio comportamento e le proprie motivazioni.''


RITA MARCUCCI è NATA IN ROMA IL 28/O4/61.
DAL 1996 VIVE A NEPI DOPO AVER DATO LE DIMISSIONI DAL LAVORO COME PRODUCER IN UNA TELEVISIONE ROMANA. 
DA ALLORA SI DEDICA ALLA POESIA, HA PUBBLICATO 2 VOLUMI ED è IN ATTESA DELL'USCITA  DI UNA TERZA RACCOLTA. 
PARLA FLUENTEMENTE IN  INGLESE E SPAGNOLO E PENSA CHE LA NOSTRA  "NUOVA EPOCA" DEBBA UNIRE TUTTI GLI UOMINI E LE DONNE NELLA RICERCA DELLA PACE E FELICITà.
DA VENTI ANNI CONSULTA I CHING PER Sè E PER I SUOI AMICI.



PORRE UNA DOMANDA

« Interrogare lo Yi Jing consiste nel fare il punto delle energie presenti in un dato momento, come un agopuntore controlla i polsi per conoscere le condizioni del suo paziente o un aviatore sorvola un paesaggio per averne una veduta più ampia. Lo scopo è di ottenere una descrizione delle circostanze in cui si colloca il problema e dei punti di forza della situazione. Non si tratta di prevedere il futuro ma di comprendere il presente, poichè è nelle componenti del presente che si trovano i germi di ciò che potrà o no accadere : come il passato si è sedimentato nella realtà presente, delle potenzialità – che decidiamo o no di sviluppare – si nutrono della situazione attuale. I chiarimenti ottenuti consentono di sfuggire ai diversi condizionamenti e di orientarsi nelle situazioni con cognizione di causa : una consultazione dello Yi Jing non rappresenta un abbandono della libertà individuale ma, al contrario, un’opportunità di accrescerla »

Questo è lo spirito con cui ci si avvicina allo Yi Jing, sia per fare il punto su una situazione o una condizione, sia con l’obiettivo più preciso di raccogliere delle indicazioni in vista di una decisione. Nel primo caso, si tratta come di una « presa di polsi o di temperatura » che non necessita di una domanda articolata – essa potrebbe essere semplicemente che ne è di questo o di quello ? il consulto fornirà una descrizione della situazione, sia che si tratti di una attitudine personale o della circostanza nella quale ci si trova. Nel secondo caso, si cercherà di precisare la questione e di redigerla, soprattutto se si tratta di un progetto o di un’intenzione – la risposta potrà riguardare lo sviluppo, possibile o no, delle potenzialità contenute nella situazione presente. Nell’uno come nell’altro caso, la riflessione preliminare costituisce un gradito tempo d’arresto che consente di interrompere con le altre preoccupazioni e di prepararsi al lancio delle monete.

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