L’
Autunno è una stagione fresca, asciutta e ventosa in cui, secondo l'Ayurveda predomina Vata, uno dei tre elementi dei Dosha.
Vata,
possiede le caratteristiche di spazio, leggerezza, mobilità, trasparenza,
secchezza e instabilità. Questo aspetto lo rende il Dosha più potente, capace
di aggravare gli squilibri di Pitta e Kapha.
Dato
che l’Autunno è il momento in cui Vata è alla sua massima potenza dobbiamo
tenerne conto per la nostra salute. Per esempio la pelle potrebbe
screpolarsi e arrossarsi con più facilità, bere e proteggersi con creme
idratanti sono una soluzione semplice e alla portata di tutti.
Dal
punto di vista energetico gli effetti della prevalenza di Vata si potrebbero
manifestare come la sensazione di “sradicamento”, perdita dei propri punti di
riferimento, difficoltà a concentrarsi
Altri
segni di uno sbilanciamento di Vata includono stitichezza, gonfiori, ansia e
insonnia ma anche disturbi alle vie
respiratorie mentre articolazioni e schiena
potrebbero dare fastidio se si è soggetti a questo tipo di disturbi .
La
medicina cinese, che condivide molti aspetti dell’Ayurveda, conferma che la fine
del ciclo estivo deve essere accompagnata dalla disintossicazione del corpo e
dei suoi organi “stagionali” intestino e polmoni.
Vediamo
quindi come praticamente possiamo aiutarci con lo Yoga realizzando una sequenza su misura
per questo bellissimo periodo dell’anno.
Una sessione di Yoga completa dovrebbe sempre includere posizioni sedute, in piedi e sdraiate, movimenti espansivi e contrattivi, ascendenti e discendenti inoltre come abbiamo visto durante l'autunno la pratica deve tenere conto anche della predominanza di Vata e offrire posizioni per radicarci, scaldarci, calmare la mente e disintossicare il corpo.
Ecco quali:
Una sessione di Yoga completa dovrebbe sempre includere posizioni sedute, in piedi e sdraiate, movimenti espansivi e contrattivi, ascendenti e discendenti inoltre come abbiamo visto durante l'autunno la pratica deve tenere conto anche della predominanza di Vata e offrire posizioni per radicarci, scaldarci, calmare la mente e disintossicare il corpo.
Ecco quali:
1.
Tutte le posizioni sedute ci riportano alla terra e al suo solido sostegno:
Virasana
(Eroe), Siddhasana (Saggio), Padmasana (Loto), Vajrasana (Fulmine), Simhasana
(Leone) favoriscono la calma e il radicamento, insegnano l’immobilità ai
temperamenti inquieti. Ideali per una respirazione completa e consapevole.
2.
Surya Namaskar (Il saluto al Sole): Eseguito lentamente, in accordo con il respiro e per
almeno 5 cicli, riscalda il corpo, centra la mente e prepara alle posizioni
statiche.
3.
Posizioni in piedi: Tadasana (Montagna) Vrkasana (Albero), Trikonasana (Triangolo),
Virabhadrasana 1 and 2 (Guerriero), Parighasana (Cancello) tutte aiutano a radicare mente e corpo riducendo ansietà e
nervosismo.
4.
Le posizioni invertite come: Sirshasana (sulla testa) o semplicemente le
gambe appoggiate al muro favorirscono il drenaggio delle tossine che si
accumulano negli organi digestivi e la circolazione venosa. Ottime anche per
concentrazione e memoria.
5.
I piegamenti in avanti danno un immediato sollievo all’eccesso di Vata, sono
buoni per rendere elastica la spina dorsale e allungare la muscolatura
posteriore del corpo con vantaggi sul sistema nervoso e sulla postura in
generale, specialmente: Uttanasana (piegamento inavanti in piedi),
Paschimottananasana (piegamento in avanti seduti), Balasana (il bambino) posizioni
che oltretutto comprimendo e massaggiando la regione addominale sono eccellenti
per la stitichezza e il meteorismo. Per l’insonnia è utile la pratica dei
piegamenti in avanti per circa dieci minuti prima di andare a letto...
6.
Flessioni all’indietro fatte con attenzione e combinate sempre con i piegamenti
in avanti come Bhujangasana (Cobra),
Salabhasana (Locusta), Supta Virasana (piegamento indietro da supini) and
Dhanurasana (Arco).
7.
Torsioni spinali: specialmente da sdraiati e da seduti rimuovono l’eccesso di
Vata dal sistema nervoso. Un respiro completo garantisce la pienezza degli
effetti.
8.
Savasana- almeno 10 minuti, con una coperta calda e possibilmente anche
un cuscino per gli occhi.
Ancora qualche consiglio: perché la pratica sia in sintonia con la stagione autunnale e quindi rilassante, riscaldante, rinforzante ricordate di praticare con un ritmo graduale e costante per prevenire infortuni dovuti alla rigidità causata dal prevalere di Vata che rende il corpo più rigido.
Per esempio mentre vi muovete provate ad immaginarvi immersi in acqua calda.
Mantenete
il respiro lento e regolare Ujjayi (il Respiro vittorioso) è un efficace
mezzo per garantire calore e attenzione.
Esplorate la fluidità nel corpo
praticando movimenti lenti, rotazioni delle articolazioni e movimenti della
colonna.
Mantenete ogni postura per poco
tempo, 5 respiri al massimo, ma ripetete le serie per ottenere il massimo
beneficio dall’asana.
Focalizzatevi sulle fondamenta della
posizione per la stabilità, in piedi, seduti o sdraiati che siate.
E
non esagerate Vata può portare esaurimento mentre dovremmo sentirci ricaricati
e non esausti al termine della sessione di Yoga, Buona pratica!
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