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lunedì 15 ottobre 2012

PRATICA YOGA AUTUNNALE

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L’ Autunno è una stagione fresca, asciutta e ventosa in cui, secondo l'Ayurveda  predomina   Vata, uno dei tre elementi  dei  Dosha.
Vata, possiede le caratteristiche di spazio, leggerezza, mobilità, trasparenza, secchezza e instabilità. Questo aspetto lo rende il Dosha più potente, capace di aggravare gli squilibri di Pitta e Kapha.
Dato che l’Autunno è il momento in cui Vata è alla sua massima potenza dobbiamo tenerne conto per la nostra salute. Per esempio la pelle potrebbe screpolarsi e arrossarsi con più facilità, bere e proteggersi con creme idratanti sono una soluzione semplice e alla portata di tutti.
Dal punto di vista energetico gli effetti della prevalenza di Vata si potrebbero manifestare come la sensazione di “sradicamento”,  perdita dei propri punti di riferimento, difficoltà a concentrarsi
 Altri segni di uno sbilanciamento di Vata includono stitichezza, gonfiori, ansia e insonnia ma anche disturbi alle vie respiratorie mentre articolazioni e  schiena  potrebbero dare fastidio se si è soggetti a questo tipo di disturbi .
La medicina cinese, che condivide molti aspetti dell’Ayurveda, conferma che la fine del ciclo estivo deve essere accompagnata dalla disintossicazione del corpo e dei suoi organi “stagionali” intestino e polmoni.  
Vediamo quindi come praticamente possiamo aiutarci con lo Yoga realizzando  una sequenza su misura per questo bellissimo periodo dell’anno.

Una sessione di Yoga   completa dovrebbe sempre includere posizioni sedute, in piedi e  sdraiate, movimenti espansivi e contrattivi, ascendenti e discendenti inoltre  come abbiamo visto durante l'autunno la  pratica   deve tenere conto anche della predominanza di Vata e offrire posizioni per  radicarci, scaldarci,   calmare la mente e disintossicare il corpo.

Ecco quali: 

1. Tutte le posizioni sedute ci riportano alla terra e al suo solido sostegno:
Virasana (Eroe), Siddhasana (Saggio), Padmasana (Loto), Vajrasana (Fulmine), Simhasana (Leone) favoriscono la calma e il radicamento, insegnano l’immobilità ai temperamenti inquieti.  Ideali per una respirazione completa e consapevole.

2. Surya Namaskar (Il saluto al Sole): Eseguito lentamente, in accordo con il respiro e per almeno 5 cicli, riscalda il corpo, centra la mente e prepara alle posizioni statiche.

3. Posizioni in piedi: Tadasana (Montagna) Vrkasana (Albero), Trikonasana (Triangolo), Virabhadrasana 1 and 2 (Guerriero), Parighasana (Cancello) tutte aiutano a  radicare mente e corpo riducendo ansietà e nervosismo.

4. Le posizioni invertite come: Sirshasana (sulla testa) o semplicemente  le gambe appoggiate al muro favorirscono il drenaggio delle tossine che si accumulano negli organi digestivi e la circolazione venosa. Ottime anche per concentrazione e memoria. 
5. I piegamenti in avanti danno un immediato sollievo all’eccesso di Vata, sono buoni per rendere elastica la spina dorsale e allungare la muscolatura posteriore del corpo con vantaggi sul sistema nervoso e sulla postura in generale, specialmente: Uttanasana (piegamento inavanti in piedi), Paschimottananasana (piegamento in avanti seduti), Balasana (il bambino) posizioni che oltretutto comprimendo e massaggiando la regione addominale sono eccellenti per la stitichezza e il meteorismo. Per l’insonnia è utile la pratica dei piegamenti in avanti per circa dieci minuti prima di andare a letto...
 6. Flessioni all’indietro fatte con attenzione e combinate sempre con i piegamenti in avanti come  Bhujangasana (Cobra), Salabhasana (Locusta), Supta Virasana (piegamento indietro da supini) and Dhanurasana (Arco). 
7. Torsioni spinali: specialmente da sdraiati e da seduti rimuovono l’eccesso di Vata dal sistema nervoso. Un respiro completo garantisce la pienezza degli effetti.  

8. Savasana- almeno 10 minuti,  con una coperta calda e possibilmente anche un cuscino per gli occhi.

Ancora qualche consiglio: perché la pratica sia in sintonia con la stagione autunnale  e quindi rilassante, riscaldante, rinforzante  ricordate di praticare con un ritmo graduale e costante per prevenire infortuni dovuti alla rigidità causata dal prevalere di Vata che rende il corpo più rigido. 
Per esempio mentre vi muovete provate ad immaginarvi immersi in acqua calda.
Mantenete il respiro lento e regolare  Ujjayi (il Respiro vittorioso) è un efficace mezzo per garantire calore e attenzione.
Esplorate la fluidità nel corpo praticando movimenti lenti, rotazioni delle articolazioni e movimenti della colonna. 
Mantenete ogni postura per poco tempo, 5 respiri al massimo, ma ripetete le serie per ottenere il massimo beneficio dall’asana. 
Focalizzatevi sulle fondamenta della posizione per la stabilità, in piedi, seduti o sdraiati che siate.
E non esagerate Vata può portare esaurimento mentre dovremmo sentirci ricaricati e non esausti al termine della sessione di Yoga, Buona pratica! 


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