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lunedì 25 aprile 2011

L'ARTE ANTICA DELLA RIFLESSOLOGIA




Cari amici,

siete cordialmente invitati   venerdì 6 maggio dalle ore 16,30 presso la  sede di via Adolini per partecipare all'incontro dal titolo:


“LA SALUTE SOTTO I PIEDI”



Guiderà l’incontro la Sig.ra Nadia Veratti,
Operatore del Benessere in Riflessologia Plantare Occidentale,


Brevi cenni storici

I primi studi scientifici sulla terapia zonale sono del medico otorinolaringoiatra americano William Hope Fitzgerald (1872-1942). Egli si laureò all’Università del Vermont e lavorò in importanti ospedali sia a Londra che a Vienna.
L’inizio delle sue ricerche in questo campo furono casuali. Egli infatti constatò che alcuni suoi pazienti durante l’intervento si praticavano pressioni su alcune parti della mano. Lui conosceva già i metodi degli sciamani pellerossa che tramite la stimolazione di punti riflessi di mani e piedi ottenevano effetti analgesici, e questo lo portò a ripensare agli antichi metodi di digito-pressione cinese che aveva studiato durante i suoi soggiorni in Europa.
Dopo questa constatazione, ed al fine di ottenere un effetto analgesico, proponeva ai propri pazienti di stringere tra le mani, durante gli interventi, piccoli oggetti come pettini di metallo oppure applicava pinzette da bucato od elastici alle dita delle mani.

La “Legge delle 10 Linee”  e nascita della prima mappatura

I suoi studi e le sue ricerche lo portarono a tracciare una mappa del corpo umano attraversato da 10 linee verticali che suddividevano il corpo in altrettante fasce o zone, nel tracciato delle quali si incontravano organi ed apparati.
Considerando quindi una linea centrale che corrispondeva alla colonna vertebrale, divise il corpo umano in due parti evidenziando cinque fasce verticali a destra e cinque a sinistra. A queste aggiunse tre linee orizzontali, al fine di suddividere il corpo in una parte superiore, una centrale e una inferiore.

Proiettò queste fasce sull’immagine plantare dei piedi, ottenendo un reticolo che permette di individuare gli organi del corpo nel piede, ipotizzando che la compressione di una di queste fasce avesse un’azione riflessa in una zona della stessa fascia, anche lontana. Riteneva che l’interno delle fasce fosse percorso da correnti energetiche che hanno nelle mani e nei piedi (estremità del corpo e quindi punti più ricchi di terminazioni nervose) i punti principali di azione e controllo.

“Zone Therapy, or Relieving pain at Home”  (La Terapia Zonale, ovvero alleviare il dolore a casa)
Fu il primo volume pubblicato, al quale seguirono opere di altri suoi successori come il Dr. Edwin F. Bowers, il Dr. Joe Riley e la Dr. Ingham.
Negli anni settanta il Massaggio Zonale si diffuse anche in Europa.

Princìpi

La terapia zonale si fonda sul principio secondo il quale riconosciamo il nostro corpo come attraversato da una fittissima rete di terminazioni nervose e organi recettori e quindi, sulla base del "principio di corrispondenza", possiamo mettere in relazione varie parti del corpo anatomicamente lontane fra loro.
Il concetto base della riflessologia sostiene infatti che con il massaggio delle parti periferiche del corpo si vada ad agire sulle parti interne in base al "riflesso" cioè una risposta involontaria ad uno stimolo sensoriale.
Il riflesso è una risposta involontaria ad uno stimolo, che parte dai recettori nervosi, presenti nella pelle, e viene trasmesso al midollo spinale attraverso vie nervose ben definite, e infine arriva al cervello.
Dal cervello riparte verso l’organo o apparato che intendiamo sollecitare.
Tutto il nostro corpo è sede di riflessi nervosi ma esistono zone, come testa, mani e piedi, in cui questi centri sono maggiormente attivi.
Nei piedi e nelle mani, esistono zone riflessogene collegate a tutte le parti del corpo; attraverso le estremità inferiori e superiori è quindi possibile stimolare l'intero organismo.

I piedi possiedono aree riflessogene sulla pianta, sul dorso e anche sui bordi.
La stimolazione viene effettuata su punti ben precisi, in modo che il cervello decifri il messaggio e lo trasmetta poi all'organo interessato.


Effetti

Il Massaggio Zonale stimola la circolazione sanguigna e linfatica, contribuendo all'eliminazione delle tossine, riduce la tensione e dà buoni risultati in caso di dolori articolari, mal di schiena, artrosi cervicale, lombalgie e sciatalgie, emicranie, problemi mestruali e digestivi, allergie e disfunzioni ormonali.
Con il massaggio si possono ottenere risultati stimolanti o calmanti, si possono stimolare la funzione intestinale, digestiva, la circolazione del sangue, oppure attenuare un dolore o calmare uno stato di eccitazione nervosa.

La Riflessologia Plantare aiuta a riequilibrare le energie ed ottenere effetti benefici a tutti i livelli.
L'arte antica della riflessologia, diffusa in molte culture e continenti, è una metodica di valutazione che prende in considerazione nel loro insieme gli aspetti fisici, psichici ed energetici della persona, e aiuta a raggiungere e mantenere un perfetto stato di equilibrio degli organi.
N.B.
questo post ha carattere esclusivamente divulgativo e non può in alcun modo intendersi come sostitutivo di atti medici, né riferirsi a specifici casi singoli, per i quali si invita a consultare il proprio medico curante. Questo blog non è responsabile di eventuali conseguenze derivanti da un utilizzo dei suoi contenuti diverso da quello meramente informativo. 
 

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