di Roberta Leggiero DA YOGA JOURNAL
Nervi a fior di pelle, scarsa concentrazione e, ancora, problemi digestivi e un intestino sempre più irregolare. Capita spesso di sentirsi così all’inizio dell’estate. Ogni problema può anche acuirsi con la comparsa di eritemi e infiammazioni, mentre sudore e stress non accennano a diminuire. Secondo l’Ayurveda sono proprio questi i sintomi di uno squilibrio di pitta. Caldo, acuto e pungente, questo dosha governa e predomina la stagione estiva ed è perciò soggetto ad “aggravarsi” con le alte temperature. A risentire maggiormente dell’elevata temperatura è, allora, chi ha una costituzione Pitta: una persona poco tollerante e incline a stressarsi, con la pelle delicata e che non sopporta il sole. Ma , nessuno è immune ai disturbi psicofisici legati al caldo. Che fare? «È necessario pacificare tale dosha agendo su più fronti - spiega il medico ayurvedico Swami Joythimayananda - in modo da smorzare il calore in eccesso con rimedi mirati per questo tipo di costituzione. In ogni caso, si tratta di consigli in grado di giovare a tutti coloro che, pur non avendo una costituzione pitta, vogliono prevenire o alleviare i disturbi tipici a essa collegati».
Due asana anti-caldo
Nelle giornate afose è bene praticare yoga e meditare al mattino presto. Alla sera, invece, meglio preferire solo esercizi rilassanti. Gli asana riequilibrano i tre dosha, ma è sempre bene eseguire con cura la posizione che più pacifica pitta: Pashimottanasana (Postura della testa ai piedi)
PASHIMOTTANASANA |
Detta anche Posizione della Pinza, perchè per eseguirla occorre piegare il busto sulle gambe spingendo il torace in avanti e tenendo ginocchia e spina dorsale ben diritte fino ad appoggiare la testa sulle ginocchia. Un esercizio che stira la parte posteriore del corpo dai talloni alla sommità della colonna vertebrale, rafforzando organi e sistema nervoso. Calma pitta anche Savasana (Posizione del Cadavere), ovvero “la posizione di pace e serenità” per la postura supina e completamente rilassata.
Due respiri di sollievo
POSIZIONE DELLA LINGUA IN SHITALI |
Cibi sì e quelli da evitare
In estate è bene mangiare poco e a intervalli regolari. L’ideale sono due o tre pasti al giorno, con un menù di circa due pugni di cibo. È bene preferire alimenti freschi e digeribili come insalate, orzo, riso, grano, soya verde, lenticchie rosse, latte e gelati. Meglio, invece, evitare aglio, peperoncino, pepe e cibi che riscaldano, come miele, uova, alcolici e fritture. Ecco una ricetta ayurvedica per le giornate più afose: bollire insieme riso basmati e fagioli di soya verde; unire Muor o yogurt naturale e condire con masala pitta (un mix di spezie rinfrescanti), un pizzico di sale e ghi gruta (burro chiarificato). Infine, via libera ad acqua fresca e bevande dolci, come succo di melagrana con limone oppure acqua, limone e zucchero di canna. Sì, infine, a té all’ibisco, alla menta oppure alla liquirizia.
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